La notte tra il 29 e 30 settembre del 1926 Margonari Flaminio Renato, di anni 43, nato a Belluno il 12 marzo 1882 residente a Milano via G. Prini 2 e domiciliato a Venezia in via San Leonardo 1411, uccide per strangolamento Pagani Gemma, di anni 48, da Parma.
Si tratta di un omicidio a scopo di rapina, che avviene a Pontevigodarzere, sulla riva destra del Brenta in località Torre.
Dotato di una spiccata fantasia criminale, Flaminio Margonari è personaggio noto alla polizia per i suoi precedenti, iniziati con una diserzione da militare durante la Prima guerra mondiale, reato poi amnistiato. In seguito ha commesso vari reati contro il patrimonio, truffe, e usurpazione di titolo. Cambia città, cambia identità, Margonari è un autentico camaleonte che si muove agevolmente facendo perdere sempre le proprie tracce. La sua specialità è quella di illudere le donne, con promesse di matrimonio per poi depredarle e sparire.
Ma il gioco finisce nel 1926 quando uccide Gemma Pagani. Nell’iter processuale darà ulteriore prova della sua creatività criminale, mettendo nei guai altre persone. Ma questa volta non sarà sufficiente a garantirgli l’impunità.